..Dal taschino destro pendeva una gran catena d’argento alla cui estremità era assicurata una meravigliosa sorta di meccanismo. Lo invitammo a tirar fuori tutto ciò che era attaccato a quella catena: era un globo per metà di argento e per metà di qualche metallo trasparente; dalla parte trasparente vedemmo infatti strane figure disegnate tutt’in giro, ma, quando credemmo di poterle toccare, ci accorgemmo che quella sostanza diafana arrestava le nostra dita. Ci avvicinò la macchina all’orecchio e udimmo uno strepitio incessante, simile a quello di un mulino ad acqua. Supponiamo che si tratti di qualche animale sconosciuto o del dio da lui adorato, e siamo piuttosto inclini a quest’ultima opinione perché ci ha assicurato ( se pure abbiamo interpretato giustamente il suo modo di esprimersi assai imperfetto ) che non fa mai niente senza consultarlo. Lo ha chiamato il suo oracolo e ha detto che segna il tempo di ogni azione della sua vita..
da I viaggi di Gulliver di Jonathan Swift
BIO
Francesco Cavaliere, artista visivo, scrittore e musicista nato a Piombino nel 1980 e cresciuto a Volterra, vive e lavora tra Berlino e Torino. Il suo lavoro si sviluppa in un’attività polimorfa che integra scrittura, suono, voce, disegno, scultura, che mirano nell’insieme a stimolare l’immaginazione, intraprendendo lunghi viaggi attraversati da presenze effimere. Scrive racconti sonori e composizioni musicali spesso integrati con elementi installativi e scenografici. Negli anni ha sviluppato un vero e proprio dizionario catalogando gli esseri metamorfici che abitano un suo universo astratto e fantastico: ibridi di oggetti, animali, piante, pianeti, tracce, oggetti cosmici e fenomeni fisici e percettivi generati dal vetro, dai minerali e da voci registrate e performate con tecnologie analogiche. “Sono uno scriba parlante... la mia voce è una nuvola, la mia penna sibila.”