EDERA
Roberto Fassone
(il seguente testo è da leggere mentre si ascolta Dillatronic 01 di J.Dilla)
Roberto Fassone (1986) vive e lavora tra Firenze e Pol Sesanne. La sua ricerca si concentra sulle strutture creative, sul rapporto tra gioco e performance, sulla differenza tra storia e aneddoto, sui gesti spontanei e su come spostare nel tempo il surrealismo. A oggi, giovedì 16 aprile 2020, il suo artista preferito è Gary Hill.
Negli ultimi anni Fassone ha esposto e performato il suo lavoro presso istituzioni italiane e internazionali, tra le quali: Naturhistorisches Museum, Bern; Quadriennale di Roma; Japan Media Arts Festival, Tokyo; MAMbo, Bologna; Fanta-MLN, Milano; OGR, Torino; MOCAK, Krakow; Centrale Fies, Dro; Carroll / Fletcher, Londra; AOYS (online), Zkm, Karlsruhe; Mart, Rovereto; Palazzetto dello Sport, Asti; Castello di Rivoli, Torino; Civitella Ranieri Foundation; Museo La Ene, Buenos Aires.
Nel 2019 ha co-curato con l’artista e performer Kasia Fudakowski Lo scherzo dell’arte, un film festival performativo all’interno del più conosciuto Lo schermo dell’arte. Sempre nel 2019 ha vinto il bando IMAGONIRMIA, fondando a Modena Ovest “Il Museo del tempo perso”; è inoltre co-fondatore dello spazio di ricerca Estuario.
Fassone è attualmente insegnante di Research Methods e Multimedia Installations presso l’Istituto Marangoni di Firenze. Dal 2012 ha sviluppato un’intensa attività di workshop dedicati all’implementazione del pensiero laterale e creativo in collaborazione con musei (Zkm, Karlsruhe; MA*GA, Gallarate), spazi artistici (Hangar Bicocca, Milano; OGR, Torino) e scuole (MADE Program Accademia di Belle Arti Siracusa; ISD, Dusseldorf).
Immagine: Roberto Fassone, 0 0, 2016. Performance. Foto Enrico Carpinello