Valerio Del Baglivo è un curatore indipendente, educatore e perenne collaboratore che vive a Stoccolma. La sua ricerca si focalizza su pratiche artistiche di ricerca che analizzano il rapporto tra produzione di conoscenza, infrastrutture istituzionali e audience-engagement, per discutere il ruolo sociale e politico dell'arte.
Ha frequentato CuratorLab, un percorso curatoriale indipendente, presso Konstfack University Stockholm (2011), e ha integrato la sua formazione accademica, partecipando a programmi di residenza internazionale presso il Banff Centre (Canada), ICC alla Biennale di Gwangju (Corea del Sud), Wysing Art Centre (Csmbridge, UK), Futura (Praga), The Luminary (St Louis) e Bar Project (Barcellona).
Negli ultimi cinque anni ha curato mostre e progetti per varie organizzazioni, come tra le altre, Apexart – New York, Konsthall C - Stoccolma, Kunsthalle Exengrasse - Vienna, Azkuna Zentroa Bilbao – Bilbao, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo - Torino.
Nel 2017 ha fondato The Institute of Things to Come un programma curatoriale annuale che comprende mostre, workshops, performance e talks, invitando artisti che utilizzano argomenti speculativi per proporre immaginari alternativi e posizioni di critica sociale. Nel 2019 la mostra personale DC: PSY CHIC ANEM ONE dell'artista Tai Shani è stata premiata con il Turner Prize 2019.
Recentemente è stato Curator in Residency and Shadow Curator 2017 a Grand Union, Birmingham; 2019-20 Associate External Curator al MAXXI – Museo del XXI Secolo per le Arti (Roma); e 2018-19 Curator di UNIDEE – Università delle Idee presso la Fondazione Pistoletto (Biella).
Dal 2020 insieme a Sara Alberani, ha fondato a Roma LOCALES, una piattaforma curatoriale che promuove interventi performativi nello spazio pubblico per ripoliticizzare il patrimonio culturale cittadino in chiave decoloniale. Attualmente è Visiting Curator at IASPIS - Stockholm per l'anno 2021-22.
Podcast registrato nel mese di Luglio 2021